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COME SCEGLIERE L’ATTREZZATURA PER ARRAMPICATA?

3. Attrezzatura per specifici tipi di arrampicata

Il tipo di attrezzatura di cui hai bisogno, quindi, dipende dal tipo di arrampicata che stai pianificando.

3.1. Bouldering

Ovviamente, per il bouldering non c’è bisogno di imbraghi, caschi o attrezzature particolari. Non dovrai fare altro che prendere le scarpe da roccia e la sacca porta magnesite e recarti presso una palestra di arrampicata. Oppure dirigerti verso il masso più vicino con il tuo crash pad. Il bouldering è l’opzione ideale per lavorare sulla forza e sui movimenti senza bisogno di corde, a meno di non puntare ai massi più alti.

3.2. Via Ferrata

Che attrezzatura serve per scalare una via ferrata?
Avrai bisogno della regolare attrezzatura da arrampicata:

  • Scarpe con supporto per la caviglia
  • Indumenti a strati
  • Zaino
  • Imbrago
  • Casco
  • Set per via ferrata
  • In linea di principio, anche i guanti speciali da ferrata (guanti senza dita, resistenti all’abrasione e con palmo rinforzato) sono una buona opzione, poiché le funi metalliche possono essere affilate o spinose.


Sul mercato sono disponibili molti diversi set per via ferrata.

3.2.1. Quali sono le componenti di un set per via ferrata?

- Moschettoni per via ferrata
Rispetto ai normali moschettoni da arrampicata, i due grandi moschettoni autobloccanti per via ferrata devono essere conformi a diversi standard di certificazione. Per garantire sempre una connessione sicura tra il climber e la fune di sicurezza, un moschettone deve essere agganciato alla fune. Per sicurezza, entrambi i moschettoni dovrebbero essere agganciati alla fune, salvo quando il climber si riaggancia a una fune di ancoraggio.
- Bracci di collegamento con fettuccia elastica
Collegano il climber alla fune di sicurezza. Le fettucce elastiche a Y sono connesse direttamente al passante di cintura dell’imbrago attraverso l’asola di fissaggio integrata nelle fettucce e da un nodo a bocca di lupo.
- EAS (Sistema di assorbimento dell’energia) o dissipatore
In caduta, il dissipatore assorbe l’energia dell’impatto, in modo tale da ridurre il carico (fattura di caduta) su tutti gli altri componenti del sistema, nonché sul climber stesso. Questo è di particolare importanza poiché i fattori di caduta sulla via ferrata tendono a essere maggiori rispetto all’arrampicata classica. In ogni caso, cadere su una via ferrata non è una buona idea. Se dovessi cadere, il sistema inizierà a funzionare unicamente quando i moschettoni colpiranno l’ultimo punto di ancoraggio. Assicurati di non trascurare mai il dissipatore, e non lasciarti tentare dall’utilizzare un’imbragatura senza EAS, perché sono statiche, non offrono praticamente alcuna ammortizzazione e potrebbero staccarsi.

In alcuni casi, per climber inesperti o bambini potrebbe risultare opportuno usare un’assicurazione supplementare da un ancoraggio fisso con una fune; questa richiede le abilità e le conoscenze necessarie in termini di gestione della corda e tecniche di assicurazione.

Come per tutte le attrezzature da arrampicata, osserva sempre i consigli del produttore e ispeziona sempre con cura l’attrezzatura prima di utilizzarla.

3.3. Che attrezzatura serve per l’arrampicata sportiva?

L’attrezzatura da arrampicata sportiva dovrebbe essere leggera, concepita per resistere all’uso intenso e aerodinamica allo stesso tempo. Per le vie a spit avrai bisogno di:
  • Corda
  • Imbrago
  • Scarpe
  • Rinvio
  • Magnesite
  • E non dimenticare il casco!

3.3.1. Corda da arrampicata

In sede di acquisto di una corda da arrampicata, dovrai rispondere a diverse domande per individuare la corda più adatta alle tue esigenze. Singola o mezza? Con trattamento dry o standard? 50 m, 60 m o più lunga?

  • Corde singole
    Le corde singole sono il tipo più comune di corda da arrampicata. Sono concepite per essere utilizzate da sole e sono usate principalmente su vie a spit su parete e per l’arrampicata sportiva. Le corde singole sono disponibili in diverse lunghezze e diametri, e garantiscono un’ampia gamma di applicazioni.
  • Corde gemelle
    Le corde gemelle sono sempre utilizzate in coppia, ed è importante che siano sempre fissate assieme su ciascuno spit o strumento di protezione. Sono più leggere e presentano un diametro inferiore. Usare due corde garantisce un maggior margine di sicurezza in caso di caduta massi o bordi taglienti. Hanno anche il vantaggio di poter essere unite per la discesa in corda doppia su tutta la lunghezza. Le corde gemelle non possono essere usate per far salire in maniera indipendente due secondi di cordata.
  • Mezze corde
    Le mezze corde (o corde doppie) sono concepite, proprio come le corde gemelle, per essere usate a coppie. Sono utilizzate principalmente per l’arrampicata tradizionale, in cui il capocordata sarà responsabile del posizionamento delle protezioni. In ogni caso, a differenza delle corde gemelle, le mezze corde non devono essere fissate assieme a ciascuno spit o strumento di protezione. Questa tecnica è ideale per i percorsi a zig-zag e l’arrampicata alpina. A differenza delle corde gemelle, le mezze corde possono essere utilizzate come singole per portare in ascensione due secondi di cordata contemporaneamente.

3.3.1.1. Di quale corda ho bisogno?

La maggior parte dei climber usa una corda singola dinamica. Per quanto riguarda la lunghezza, in genere sono sufficienti 50 o 60 metri, ma dipende anche da dove ci si arrampica. Consulta la tua guida, poiché i moderni percorsi di arrampicata sportiva richiedono una corda da 70, o talvolta anche da 80 metri. Una corda singola può anche essere accoppiata a un’altra corda e utilizzata come mezza, per cui è sicuramente il miglior acquisto come prima corda.

Le corde da arrampicata sono spesso trattate con una speciale finitura. Questi trattamenti conferiscono delle specifiche proprietà che ne allungano la durata, ne migliorano il maneggio e rendono la corda più impermeabile all’acqua. Le corde con trattamento dry sono generalmente più costose, ma conservano la loro flessibilità in caso di pioggia, neve o ghiaccio. Chi pratica l’arrampicata sportiva non è solito arrampicarsi con la pioggia; se rientri in questa categoria, puoi tranquillamente optare per una corda senza trattamento dry.

3.4 Arrampicata tradizionale

3.4.1. Attrezzatura per protezione passiva

Con “protezione passiva” ci riferiamo a dadi, esagoni o cunei. Sono lontani i giorni in cui i climber dovevano conficcare a forza picchetti in legno trattato o ciottoli o i nodi stessi nelle fessure (ancora usati per l’arrampicata libera sulle montagne di arenaria dell’Elba, nella Svizzera sassone). I dadi sono la forma più semplice di protezione passiva e sono essenzialmente dei piccoli blocchi di metallo infilati su un cavetto intrecciato. E a proposito, non dimenticare la tua chiave esagonale...

3.4.2. Attrezzatura per protezione attiva

Con “protezione attiva” ci riferiamo ai dispositivi a camme o “friend”, gli originali e innovativi dispositivi caricati a molla progettati da Ray Jardine e realizzati da Mark Vallance per Wild Country. I friend lavorano su attrito e angoli, analogamente al modo in cui climber si fermano in un ampio camino. I dispositivi a camme trasferiscono il carico ai lati della fessura, esercitando così una pressione contro la roccia che fa sì che restino saldamente ancorati in posizione. Se piazzati correttamente, possono resistere a un carico di rottura significativo.

3.4.3. Altra attrezzatura

Un tradizionale kit da arrampicata comprende anche fettucce di diversa lunghezza, più l’attrezzatura necessaria per creare un ancoraggio di sosta in cima al percorso. Le fettucce vecchie e sbiadite andrebbero utilizzate con estrema cautela in caso di ancoraggi di sosta o sezioni difficili, in quanto i fenomeni atmosferici e i raggi UV ne accelerano l’invecchiamento.

Ovviamente dovresti avere familiarità con la disposizione dell’attrezzatura, in modo da costituire una protezione robusta prima di iniziare. A venti metri d’altezza, su di giri e stressati, non è certo il posto migliore per provare un nuovo pezzo di attrezzatura.

4. Che attrezzatura serve per l’arrampicata alpina?

L’attrezzatura di cui hai bisogno dipende molto da cosa stai scalando e dove. Ad esempio, se vai incontro a ghiaccio e ghiacciai, avrai anche bisogno di ramponi, strumenti per il ghiaccio e attrezzatura per il salvataggio in crepaccio.

4.1. Scarponi da alpinismo

Ok, magari hai anche delle scarpe da roccia per sezioni più tecniche, ma è probabile che tu trascorra molto tempo a scalare e camminare con le scarpe da avvicinamento o gli scarponi da montagna. Se ti arrampichi con gli scarponi, tieni presente il problema della rigidità e della compatibilità con i ramponi: gli scarponi rigidi offrono un maggior sostegno se indossi i ramponi.

4.2. Imbrago da arrampicata

L’imbrago da arrampicata standard è più che adeguato.

4.3. Piccozza da ghiaccio

Esistono piccozze da ghiaccio di diverse forme e dimensioni. Nella maggior parte dei casi, durante l’arrampicata su pendii ripidi, o per fermarti se scivoli, userai unicamente una singola e generica piccozza da ghiaccio. I percorsi più difficili potrebbero richiedere due strumenti da ghiaccio più tecnici, concepiti per il ghiaccio ripido e i terreni misti. Le piccozze da ghiaccio sono classificate come “T” (tecnica) o “B” (basic). Le piccozze di tipo T presentano un manico abbastanza robusto per offrire un solido punto di appoggio, a differenza delle piccozze di tipo B; quasi tutte le piccozze da arrampicata sono di tipo “T”. In modo alquanto improprio, anche la becca della piccozza è classificata come “T” o “B”. Se non riporta la lettera “T”, vuol dire che la lama della piccozza è di tipo “B”.

4.4. Ramponi

I ramponi variano proprio come le piccozze da ghiaccio, e come per quest’ultime, anche le destinazioni d’uso per cui sono stati concepiti. Esistono ramponi disegnati per il ghiaccio ripido, per l’arrampicata a 360°, per l’alpinismo e per l’escursionismo invernale. I ramponi sono realizzati in acciaio o alluminio. L’alluminio è più leggero, ma neanche lontanamente resistente quanto l’acciaio, che è l’opzione migliore per l’arrampicata mista. Tuttavia, tieni presente che non tutti i ramponi sono adatti a tutti gli scarponi.

  • Ramponi Step-in: definiti anche ramponi automatici, clip-on o rigidi. Presentano un attacco anteriore con gabbietta metallica e fettuccia, e leva regolabile di aggancio sul tallone. Possono essere utilizzati unicamente su scarponi rigidi concepiti appositamente per i ramponi Step-in. Perfetti per l’alpinismo, l’arrampicata mista e su ghiaccio.
  • Ramponi ibridi: noti anche come semi-automatici, semi Step-in o misti. Presentano un sistema regolabile a leva sul tallone, ma hanno un sistema a gabbietta sulla punta. Sono il tipo più versatile di ramponi e andrebbero combinati con scarponi semi-rigidi. Perfetti per alpinismo, neve e ghiaccio di livello facile. Possono essere utilizzati per percorsi più difficili, misti e su ghiaccio, solo in combinazione con scarponi sufficientemente rigidi.
  • Ramponi allacciabili o universali: come suggerisce il loro nome, questi ramponi si allacciano agli scarponi attraverso un sistema di fibbie (senza gabbietta sulla parte anteriore né leva sul tallone). Ideali per l’alpinismo e l’attraversamento di ghiacciai. Non adatti per arrampicate più tecniche.

4.5. Casco da arrampicata

Essenziale per l’arrampicata alpina. Assicurati che il tuo disponga degli agganci per una lampada frontale.

Ovviamente, la tua prossima arrampicata alpina potrebbe necessitare di una maggiore attrezzatura. Rifletti sempre sul tuo livello di abilità e scegli percorsi alla portata delle tue abilità fisiche e tecniche.

5. Che attrezzatura mi serve per l’arrampicata su ghiaccio?

Probabilmente, più che per qualsiasi altro tipo di arrampicata, avrai bisogno della giusta attrezzatura.

  • Un paio di piccozze da ghiaccio apposite per il ghiaccio ripido e i terreni misti. Molte persone preferiscono scalare senza attrezzature di sicurezza, ma averne una potrebbe tirarti fuori dai guai.
  • Casco: fondamentale, non uscire di casa senza.
  • Corde: procurati delle corde con trattamento dry. Le corde standard diverranno subito difficili da maneggiare in condizione di neve o ghiaccio, e potrebbe rivelarsi impossibile farle passare attraverso un secchiello una volta che sono ghiacciate o fradice.
  • Scarponi invernali su cui è possibile collocare i ramponi.
  • Ramponi per acqua ghiacciata ripida, piuttosto che i generici ramponi da alpinismo. Sebbene esistano dei buoni modelli crossover, qui bisogna fare ricorso alle ghette front point.
  • Viti da ghiaccio: dimensioni e quantità dipenderanno dalla lunghezza e dalla natura del percorso.
  • Ritorni, fettucce, moschettoni e altra attrezzatura professionale a seconda del percorso scelto.
  • Conoscenza della discesa in doppia corda e dell’ancoraggio su ghiaccio (V-thread o filetto Abalakov).
  • Attrezzatura di sicurezza: occhialini, telefono completamente carico, lampada frontale ecc.
  • Guanti, guanti e ancora guanti. Guanti sottili per arrampicarvi e guanti più caldi per assicurarvi. Riponi il paio che non stai utilizzando nella giacca per tenerlo al caldo.

1. Come scegliere l’attrezzatura per arrampicata?

L’arrampicata include un’ampia gamma di diverse discipline che prevedono specifiche attrezzature, tecniche e allenamenti. Ovviamente, la maggior parte di noi si allena in una palestra di arrampicata. La parete bouldering è ottima per migliorare la forza, la tecnica, l’equilibrio e l’uso dei piedi. Le pareti da arrampicata indoor sono un’eccellente opzione per allenarsi e incontrare altri climber, indipendentemente dalle condizioni meteo. Ma tutti sognano di dedicarsi al lead, in tratti di arrampicata sportiva o classica, su costoni locali o pareti rocciose verticali in remote aree di montagna. L’abilità di gestire la corda che si acquisisce come climber gioca un ruolo altrettanto importante anche per l’alpinismo o i percorsi di via ferrata. In inverno, le cascate ghiacciate nelle valli diventano delle affascinanti arene verticali per l’arrampicata su ghiaccio, mentre la combinazione di roccia, zolle erbose, neve e ghiaccio sui terreni in alta montagna richiede un mix delle tecniche di arrampicata sia su roccia che su ghiaccio.

2. Attrezzatura di base

2.1. Scarpe da arrampicata

Avere delle scarpe da roccia che calzano bene incide profondamente sulla qualità dell’arrampicata. Dovrai individuare una scarpa adatta alla forma del tuo piede, che ti consenta di sentire nitidamente le dita e affidarti alla forza di trazione che forniscono. Le scarpe da arrampicata garantiscono una maggiore sensibilità per attaccare anche i piccoli punti di appoggio con estrema precisione, consentendo così di arrampicarsi in maniera più fluida e affidabile.
Esistono diversi tipi di scarpa da arrampicata, ma, in generale, possono essere raggruppate in tre macro-categorie: confortevoli/per tutto il giorno, tecnico-generiche e specializzate/per performance aggressive. La maggior parte dei produttori offre un’ampia gamma di scarpe: il trucco sta nel trovare quelle che meglio si adattano al tipo di arrampicata che andrai a praticare.
Le scarpe da roccia dovrebbero essere aderenti, senza però risultare strette e causare dolore. Nota: le scarpe da roccia non sono adatte per le passeggiate, poiché queste possono danneggiarle. Per raggiungere l’area di arrampicata è meglio indossare scarpe da avvicinamento o scarpe da escursionismo/trekking.

2.2. Imbrago da arrampicata

L’imbrago è una parte fondamentale dell’attrezzatura e consente di legarsi alla corda in modo sicuro ed efficiente. Esistono diversi tipi di imbrago in base ai diversi tipi di arrampicata. Il tipo di imbrago di cui hai bisogno, quindi, varia a seconda del tipo di arrampicata che stai pianificando. Trovare l’imbrago più adatto è il fattore più importante. Sì, deve poterti reggere in modo sicuro durante una caduta, ma dovrebbe anche consentirti di muoverti liberamente e in maniera comoda.
Gli imbraghi bassi sono realizzati in fettuccia portante e si articolano nelle seguenti componenti.

  • Cinghia: la cinghia deve aderire perfettamente ai fianchi, in modo che non possa scivolare verso il basso. L’imbottitura garantisce un maggiore comfort. Idealmente, dovrebbe essere traspirante per consentire la ventilazione.
  • Passanti di cintura: quando indossi l’imbrago, procedi con estrema cautela. Gli imbraghi presentano due passanti all’altezza della vita. Puoi eseguire il nodo direttamente sull’anello centrale (il cosiddetto anello di servizio) o parallelamente a esso, assicurandoti che la corda passi sia attraverso il passante superiore, sia attraverso il ponte inferiore della fascia. Le fasce mobili in vita consentono di centrare il punto di legatura per una distribuzione del carico ottimale, e garantiscono la simmetria degli anelli porta-materiali. Consulta le istruzioni del produttore per il tuo prodotto.
  • Cosciali: in caso di caduta, la maggior parte del carico viene trasferito alle cosce attraverso i cosciali. Molte imbragature presentano delle fibbie sui cosciali per consentirne la regolazione, un aspetto importante se desideri indossare strati di tessuto extra sui terreni alpini o durante le arrampicate su ghiaccio. Alcuni cosciali si aprono completamente per poterli indossare più semplicemente quando si indossano scarponi da montagna, da sci o ramponi.
  • Anelli porta-materiali: assicurati che l’imbrago disponga di sufficienti anelli porta materiali per tutta l’attrezzatura, e verifica inoltre che siano posizionati correttamente. Nota: alcuni climber hanno inavvertitamente legato l’imbrago agli anelli porta-materiali, il che potrebbe portare a conseguenze anche gravi.
  • Supporti per viti da ghiaccio: per l’arrampicata sul ghiaccio è necessario avere con sé viti da ghiaccio e rinvii, e dunque avrai bisogno di un imbrago che disponga di supporti per viti da ghiaccio.


Considerata l’anatomia dei bambini (vita più stretta e fianchi più sottili), un imbrago completo è l’opzione ideale per garantire maggiore comfort e sicurezza. Inoltre, nei bambini la parte superiore del corpo è più pesante, e quindi, in caso di caduta durante un’arrampicata, potrebbero capovolgersi. Gli imbraghi completi presentano un punto di legatura più alto rispetto a un imbrago basso, riducendo la possibilità che un climber possa capovolgersi in caso di caduta.
In definitiva, quindi, il tipo di imbrago di cui hai bisogno varia a seconda del tipo di arrampicata che stai pianificando. Hai bisogno della massima imbottitura, di cosciali regolabili per poter indossare strati di tessuto extra e quanti più anelli porta-materiali possibili per l’attrezzatura da arrampicata alpina? O magari sei in cerca di un imbrago leggero con cosciali fissi e un paio di anelli porta-materiali per gli allenamenti indoor alla parete?

2.3. Casco da arrampicata

Durante un’arrampicata all’aperto, dovresti sempre indossare un casco da arrampicata.
Molti caschi presentano una calotta esterna di protezione rigida e rinforzata, con imbottitura interna in schiuma e un sistema di chiusura a strappo. Il vantaggio di questi caschi è che offrono una protezione multi - impatto, ossia possono ancora essere utilizzati dopo essere stati colpiti da una pietra nel mezzo di un’arrampicata su un percorso alpino.

L’altra opzione è un casco in materiale espanso (meglio noto come softshell), in uno spesso strato di schiuma che assorbe gli urti, presenta un guscio sottile in policarbonato ed è generalmente più leggero.

2.4. Vestibilità dei caschi da arrampicata

Quando scegli un casco devi provarlo. Fatti prestare il casco da un amico per verificare come calza, e recati presso il negozio specializzato in articoli da alpinismo più vicino.

  • Verifica della vestibilità:
    indossa il casco e regolane la vestibilità, ma prima di allacciare la fibbia sottogola, scuoti la testa da un lato all’altro per verificare che il casco resti in posizione.
  • Verifica della fibbia sottogola:
    una volta allacciato il sistema di chiusura, il casco non dovrebbe risultare largo. Verifica che lo strap frontale tenga il casco in posizione se provi a spingerlo verso la nuca.
  • Verifica della facilità di regolazione:
    gioca con la manopola o il sistema di regolazione per verificare la messa a punto della vestibilità. Quest’aspetto è importante anche in condizioni meteo più fredde, quando magari potresti voler regolare nuovamente il casco per indossare un cappello o un passamontagna.


Elimina tutti i caschi che presentano ammaccature, crepe o danni, incluse le fibbie.

2.5. Discensore

Ovviamente, è possibile assicurare l’imbrago con un nodo mezzo barcaiolo o Munter (dal suo inventore svizzero Werner Munter, il padrino del Metodo di gestione del rischio valanghe); serve solo un moschettone HMS certificato a forma di pera (HMS o “HalbMastwurfSicherung” è il nome tedesco del nodo Munter). In ogni caso, un discensore è un freno ad attrito essenziale che rende più semplice la gestione della corda.

Per l’arrampicata all’aperto o l’arrampicata alpina, procurati una piastra di ancoraggio con due fori, in modo tale da poterla utilizzare con doppie corde. Quasi tutti i discensori possono essere utilizzati in sicurezza per calarsi giù nella maggior parte delle situazioni (ma tieni presente che durante una lunga discesa potrebbero surriscaldarsi). Consigliamo caldamente l’uso di un nodo Prusik d’emergenza per tutelarti in corda doppia, oltre che al nodo alla fine della tua corda.

In sede di scelta del discensore, potrai scegliere fra tre tipi principali:

  • Secchielli manuali
  • Secchielli manuali con bloccaggio assistito
  • Discensori meccanici


La scelta dipende dal tipo di arrampicata.

2.5.1. Secchielli manuali

I secchielli sono il tipo di discensore più comune. Come tutte le attrezzature da arrampicata in commercio in Europa, i discensori devono rispettare gli standard CE. Generalmente, i bravi produttori realizzano i propri prodotti per superare gli standard previsti per l’ottenimento della marcatura CE. Le norme UIAA sono spesso leggermente più rigorose di quelle della marcatura CE.

La corda viene avvolta e piegata intorno al moschettone HMS e al discensore stesso; ne consegue che la frizione aumenta il potere di frenata, in modo tale che la caduta possa essere gestita manualmente. I secchielli manuali consentono anche di assicurarsi in modo molto dinamico. Il vantaggio principale di un secchiello è la sua azione frenante dinamica. NB: il maggior potere frenante del discensore è garantito solo se si tiene il capo libero con la mano che frena.

2.5.1.1. Vantaggi dei secchielli manuali

  • Frenata dinamica e assicurazione dinamica
  • Leggeri e semplici da usare
  • Compatibile con corde di molteplici diametri, singole o doppie
  • Non danneggiano né piegano le corde
  • Sono perfetti per la discesa in corda doppia su corde singole o doppie

2.5.2. Secchielli manuali con bloccaggio assistito

Questi dispositivi funzionano come dei normali secchielli, con la particolarità di poter frenare la corda se viene applicata una forza improvvisa ad assistere il discensore, in modo da interrompere la caduta. I dispositivi a frenata assistita sono conformi alle normative CE (e UIAA).

2.5.2.1. Vantaggi dei secchielli manuali con bloccaggio assistito

  • Performance di frenata assistita = margini di sicurezza più elevati
  • Minore forza di frenata manuale richiesta
  • Adatti all’uso con mezze corde e corde gemelle (in base al modello)
  • Ideali per filare rapidamente la corda
  • Intuitivi da utilizzare
  • Minime piegature nella corda

2.5.3. Discensori meccanici

I discensori meccanici dispongono di un meccanismo fermacorda (a eccezione del Wild Country Revo) che blocca la corda in caso di caduta di un climber. Questi dispositivi tendono ad essere un po’ più pesanti e, nella maggior parte dei casi, funzionano solo con una corda singola. Ciò significa che non potrai calarti in corda doppia, come faresti invece con un secchiello. Per questo motivo, questi dispositivi sono perlopiù utilizzati per l’arrampicata sportiva, sia in palestra che all’aperto. I discensori meccanici devono essere conformi alle diverse norme UIAA e CE per i secchielli.

2.5.3.1. Vantaggi dei discensori meccanici

- Funzione di bloccaggio assistito = margini di sicurezza molto elevati
- Frenata completa della corda

2.5.4. Figura 8

Le figure 8 sono concepite principalmente per la discesa. Non sono consigliate per l’assicurazione a causa del loro rendimento di frenata relativamente basso se comparato con altri discensori. Nello specifico, con corde più sottili, la frizione ridotta degli 8 non offre lo stesso potere di frenata di altri discensori e questo può essere pericoloso. Ciononostante, alcuni climber li usano ancora. Com sempre, è importante leggere le istruzioni del proprio dispositivo.

2.5.4.1. Vantaggi delle Figure 8

  • Calata in corda doppia più semplice ed efficiente
  • Dissipazione efficiente del calore
  • Adatti all’uso con mezze corde e corde gemelle (in base al modello)


Tuttavia, ricordati sempre del nodo Munter... specialmente quando dimentichi a casa o fai cadere (!) il tuo discensore, se desideri un’alternativa più rapida per proteggere sezioni più brevi, o se la corda si congela e non passa più attraverso un dispositivo.

2.6. Moschettoni

I moschettoni sono una componente essenziale di ogni catena di sicurezza. Noi climber affidiamo la nostra vita a questi connettori piccoli e leggeri. Solo i moschettoni (noti anche come “biner”) conformi alla normativa UE possono essere venduti o utilizzati come Dispositivi di protezione individuale (DPI) per impedire e prevenire le cadute negli sport di montagna. Il nome deriva dalla parola “moschetto”, un tipo di fucile, dal momento che i soldati utilizzavano un gancio metallico a forma di pera per agganciare il fucile nel combattimento corpo a corpo.

Diversi tipi di arrampicata necessitano di diversi tipi di moschettoni.

I moschettoni con ghiera offrono la massima sicurezza e sono dotati di un’ampia gamma di diversi meccanismi. In situazioni in cui il moschettone è particolarmente importante nella catena di sicurezza, utilizziamo sempre dei moschettoni con ghiera: messa in sicurezza, discesa in corda doppia, cordata sui ghiacciai e creazione di ancoraggi di sosta.

I moschettoni base sono dei semplici connettori sprovvisti di meccanismi di blocco e si utilizzano anche per i rinvii e per fissare l’attrezzatura all’imbrago. Sono semplici da maneggiare, ma non forniscono la sicurezza garantita dai moschettoni con ghiera; consigliamo pertanto di utilizzarli solo come rinvii o come sistema ridondante.

Bisogna prendere in considerazione quattro macro-aspetti:

  • Forma del moschettone
  • Apertura della leva del moschettone
  • Forza del moschettone
  • Peso del moschettone

2.6.1. Forma del moschettone

  • HMS
    I moschettoni HMS dispongono di un’ampia apertura della leva e spazio sufficiente per tutti i nodi. Questi moschettoni a pera sono utilizzati per assicurarsi direttamente con un nodo mezzo barcaiolo o Munter (HMS è l’abbreviazione di “HalbMastwurfSicherung”, l’equivalente tedesco del nodo mezzo barcaiolo) e in combinazione con i discensori. Sono inoltre ideali per creare degli ancoraggi di sosta.
  • A D
    La forma più diffusa dei moschettoni, e anche di alcuni moschettoni con ghiera, è quella a D asimmetrica. La forma a D sposta il carico sul punto più resistente del moschettone, lontano dalla leva, riducendo così il rischio di smoschettonaggio involontario.
  • Ovali
    I moschettoni ovali presentano una curva liscia e uniforme. Sono usati quasi esclusivamente in situazioni speciali, come l’arrampicata artificiale o in sistemi a carrucola; la loro forma impedisce che le guide possano spostarsi quando sono sotto carico.

2.6.2. Apertura della leva del moschettone

  • Moschettoni con bloccaggio
    I moschettoni con bloccaggio offrono una protezione extra contro l’apertura accidentale.
    Ne esistono di due tipi principali: con chiusura a vite e autobloccanti. I moschettoni con bloccaggio offrono un aggancio più sicuro, per una protezione massima.
  • Moschettoni con leva piena
    Questo genere di moschettone è dotato di una leva curva o dritta. La leva curva consente di agganciare rapidamente la corda in un rinvio senza impigliarsi. Utilizziamo la leva dritta per l’aggancio agli spit, dal momento che la sua forma dritta impedisce al moschettone di restare intrappolato nello spit.
  • Moschettoni con leva a filo
    I moschettoni con leva a filo sono leggermente più leggeri e meno soggetti a ghiacciare in condizioni meteo rigide. La leva a filo è anche meno soggetta all’apertura a causa delle vibrazioni durante una caduta (meglio noto come “gate lash”).

2.6.3. Forza del moschettone

I moschettoni da arrampicata sono sottoposti a rigidi test e offrono specifici carichi di rottura. Le specifiche di resistenza sono riportate sulla spina del moschettone. I moschettoni da arrampicata garantiscono un minimo di 20 kN sull’asse maggiore con leva chiusa, 7 kN sull’asse minore e 7 kN sull’asse maggiore con leva aperta. Questo significa che, purché utilizzati correttamente, sono più che resistenti. Ricordate che, in linea generale, i moschettoni più piccoli e leggeri sono meno resistenti di quelli più grandi e pesanti.

2.6.4. Peso del moschettone

La maggior parte dei moschettoni è realizzata in lega di alluminio. In generale, meno peso trasporti durante l’arrampicata, meglio è. In ogni caso, l’alluminio è soggetto all’usura a causa del cavo e, in particolare, della piastrina. L’aggancio e lo sgancio ripetuti affilano i bordi: ecco perché si consiglia sempre di agganciare gli spit e i chiodi alla stessa estremità del vostro rinvio.

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